In provincia di Novara esportazioni aumentate del 12% - Newsnovara.it

2022-10-10 17:16:35 By : Mr. curry zhang

Nel secondo trimestre del 2022 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono cresciute nel loro insieme del +14,1% in termini tendenziali, registrando una performance più contenuta rispetto a quella nazionale, risultata pari al +22,2%. Tali tassi di crescita confermano il trend positivo degli ultimi trimestri, facendo chiudere il primo semestre dell’anno con un aumento dell’export del +18,0% a livello provinciale e del +22,5% a livello nazionale.

Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, pari a 4,5 miliardi di euro nel primo semestre del 2022, l’incremento registrato è stato del +17,9%. Come già osservato nel Rapporto precedente, positiva è la dinamica di tutti i settori manifatturieri, con la sola eccezione della farmaceutica risultata in flessione del -47,0%. Oltre al piccolo settore del coke e prodotti petroliferi raffinati, che ha segnato una crescita dell’export del +167,4% (riconducibile all’impennata dei prezzi subita dai prodotti energetici), e a quello altrettanto piccolo del legno, prodotti in legno, carta e stampa, che ha registrato un +52,2%, i maggiori aumenti dell’export sono stati messi a segno dai comparti più grandi delle sostanze e prodotti chimici (+50,5%) e dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+29,6%), con al loro interno i prodotti tessili in crescita del +31,5% e gli articoli di abbigliamento in crescita del +20,2%. A seguire, i prodotti alimentari, bevande e tabacco sono cresciuti del +26,3%; i metalli e prodotti in metallo del +24,6%; i mezzi di trasporto del +21,9%; i macchinari ed apparecchi del +8,7%, ma con al loro interno la rubinetteria- valvolame che è cresciuta del +14,8%. Performance più modeste sono state registrate dai computer, apparecchi elettrici ed ottici (+11,9%), apparecchi elettrici (+10,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+7,2%) e dai prodotti delle altre attività manifatturiere (+2,8%).

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export manifatturiero delle due province, nel primo semestre del 2022 si osserva un incremento tendenziale del +19,3% delle vendite dirette all’interno dell’Ue-27 e del +15,8% verso i Paesi extra-Ue. Le esportazioni di manufatti dirette verso i Paesi Ue, pari a 2,7 miliardi di euro, rappresentano nel primo semestre del 2022 il 59,6% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,8 miliardi di euro, equivalgono al 40,4% dell’export manifatturiero delle due province.

Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel primo semestre del 2022 si conferma l’incremento generalizzato verso tutti e dieci i principali mercati di sbocco dell’export manifatturiero delle due province. In particolare, prosegue il forte progresso dell’export manifatturiero verso la Cina e la Svizzera (pari rispettivamente al +61,3% e al +40,0% rispetto al primo semestre del 2021). Molto buone anche le performance verso la Francia (+24,1%), i Paesi Bassi (+23,5%) e la Spagna (+21,1%). Seguono, per tasso di crescita dell’export, la Germania (+17,8%), la Polonia (+16,1%), il Belgio (+12,6%), gli Stati Uniti (+7,0%) e il Regno Unito (+5,0%). Solo verso quest’ultimo Paese si registra nel secondo trimestre dell’anno considerato un calo delle esportazioni (pari al -6,2%). I principali Paesi di destinazione si confermano, nell’ordine, Germania, Francia e Stati Uniti: verso questi soli tre Paesi è infatti diretto il 37,3% dell’export manifatturiero complessivo delle due province di Novara e

Vercelli. Seguono nella classifica, per valore di export nel primo semestre 2022, la Spagna (che conferma la quarta posizione raggiunta nel trimestre precedente); la Cina (che, grazie al corposo incremento registrato anche nel secondo trimestre dell’anno, guadagna due posizioni divenendo quinta); il Regno Unito (che si conferma sesto); i Paesi Bassi (che migliorano di una posizione, divenendo settimi); la Svizzera (che retrocede di tre, divenendo ottava), la Polonia e il Belgio (che conservano rispettivamente il nono e il decimo posto della classifica). Verso questi altri sette Paesi è diretto il 28,6% dell’export delle due province, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 65,9%.

Anche sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel primo semestre del 2022 si osserva un incremento da tutti i principali mercati di approvvigionamento delle due province. Si conferma la forte crescita dell’import dal Regno Unito (+62,0% nel primo semestre), per quanto notevolmente ridimensionata rispetto a quella registrata nel primo trimestre dell’anno (+228,4%) a seguito della contrazione registrata nel secondo trimestre (-4,2%). Molto forte è stata anche la crescita dell’import dalla Cina (+53,9%), dai Paesi Bassi (+46,6%) e dalla Francia (+41,6%). Seguono, con tassi di crescita sempre a due cifre, la Germania (+24,3%), il Belgio (+21,0%), la Romania (che rientra al posto dell’India nella classifica dei primi dieci mercati di approvvigionamento di prodotti manufatturieri delle due province di Novara e Vercelli, dopo esserne uscita nel primo trimestre dell’anno, registrando un incremento del +18,1%), la Spagna (+17,3%), la Tunisia (+12,9%) e gli Stati Uniti (+11,4%). Questi ultimi sono l’unico Paese, insieme al Regno Unito, ad aver registrato nel secondo trimestre una contrazione dell’import (-15,0%). I principali mercati di importazione si confermano Germania, Francia e Cina: da questi soli tre Paesi proviene il 47,1% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli. Seguono nella classifica, per valore di import nel primo semestre 2022, gli Stati Uniti, i Paesi Bassi e il Belgio che conservano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione; la Spagna, che ne guadagna una, divenendo settima, e fa retrocedere il Regno Unito all’ottava posizione; la Tunisia, che pure sale di una posizione divenendo nona; infine, la Romania che, come detto, rientra nella classifica dei primi dieci mercati di importazione collocandosi al decimo posto. Verso questi altri sette Paesi è diretto il 28,7% dell’export delle due province, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 79,5%.

• Osservatorio Macchine di impiego generale

Nel secondo trimestre del 2022 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in crescita del +12,1%, a fronte di una crescita del +9,5% registrata a livello nazionale. Si conferma dunque il trend positivo che porta al +15,2% la crescita complessiva registrata a livello provinciale nei primi sei mesi dell’anno, e al +8,7% la crescita registrata a livello nazionale.

In particolare, nel primo semestre del 2022 si rileva un incremento dell’export verso tutti i principali mercati di sbocco della rubinetteria-valvolame novarese. Rispetto al trimestre precedente, si assiste al rientro della Russia nella classifica delle dieci principali destinazioni dell’export (a suo tempo scalzata dalla Polonia che ora esce nuovamente dalla classifica); ed è proprio verso la Russia che si registra l’incremento maggiore (+27,8%). Seguono, con un incremento superiore al 20%, la Svizzera (+25,8%), la Spagna (+22,6%) e gli Stati Uniti (+21,8%). Molto buona anche la crescita delle esportazioni verso la Germania (+18,7%), i Paesi Bassi (+14,9%) e la Grecia (+11,0%). Un incremento inferiore al 10% è stato registrato verso il Regno Unito (+9,6%), il Belgio (+7,5%) e la Francia (+5,9%). I principali mercati di sbocco si confermano Germania, Francia e Stati Uniti: verso questi tre Paesi si dirige infatti il 38,9% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame. Seguono nella classifica, per valore di export, il Regno Unito e la Spagna, che conservano rispettivamente la quarta e la quinta posizione; i Paesi Bassi che diventano sesti, scavalcando il Belgio che diviene settimo; la Grecia, che conserva l’ottava posizione; la Russia che, come detto, rientra nella classifica collocandosi al nono posto; infine, la Svizzera che diviene decima, perdendo una posizione rispetto al primo trimestre. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 25,7% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi 10 Paesi pari al 64,6%.

• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento

Nel secondo trimestre del 2022 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono cresciute del +14,4%, quelle nazionali del +22,2%. A livello provinciale prosegue dunque il netto miglioramento della performance intrapreso a inizio anno, dopo un 2021 risultato fortemente negativo per via del più volte menzionato crollo dell’export verso la Svizzera. Ora che i livelli di export verso la Svizzera si sono assestati, "smaltendo” nel 2021 gli elevati livelli precedenti, la dinamica complessiva dell’export provinciale prosegue sul suo sentiero di crescita. Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno, la crescita dell’export novarese è stata infatti pari al +16,4%; quella dell’export nazionale pari al +22,7%.

In particolare, nel primo semestre del 2022 si osserva un incremento dell’export verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export, con le eccezioni di Spagna (che registra un calo del -6,0%) e Regno Unito (-12,8%). Le maggiori evidenze riguardano le forti crescite dell’export verso la Tunisia (+61,4%), la Germania (+61,2%) e i Paesi Bassi (+60,6%). Molto buona anche la crescita dell’export verso la Polonia (+43,3%) e gli Stati Uniti (+40,3%); così come quella verso la Francia (+25,4%), la Corea del Sud (+21,1%) e il Giappone (+18,7%).

I principali mercati di sbocco si confermano nuovamente Francia, Germania e Spagna: verso questi tre Paesi si dirige infatti il 42,4% dell’export novarese di tessile- abbigliamento. Seguono nella classifica, per valore di export, la Tunisia che, grazie al forte incremento registrato, si posiziona al quarto posto, sostituendosi al Giappone che diviene quinto; gli Stati Uniti, che salgono al sesto posto, ai danni del Regno Unito che diviene settimo in seguito al calo registrato nel secondo trimestre (-29,9%) e che, come visto, ha condizionato la dinamica complessiva del primo semestre; Polonia, Corea del Sud e Paesi Bassi confermano, invece, rispettivamente l’ottava, la nona e la decima posizione all’interno della classifica. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 31,3% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 73,6%.