I danni della salsedine sulle moto - QN Motori

2022-10-10 17:18:27 By : Mr. Zway Zhou

Chi vive nelle città di mare o nella lunghissima zona costiera che caratterizza il nostro paese sa bene che uno dei grandi rischi per la carrozzeria delle nostre auto e moto è rappresentato dalla salsedine. L’aria ricca di sale e di iodio che tanto fa bene alla salute ai polmoni, soprattutto quando non è carica di agenti inquinanti, e anche uno dei nemici più aggressivi in assoluto della carrozzeria delle nostre auto e delle parti cromate delle moto. Ma c’è sempre un modo con il quale ci si può difendere.

Una delle principali caratteristiche della salsedine è proprio la sua grande aggressività. Lo sanno bene le persone che hanno una barca e che con la salsedine cercano di agire quotidianamente, giorno per giorno, pulendo tutte le parti cromate del proprio natante proprio per evitare che il sale attecchisca e finisca per danneggiare in modo serio la parte non immersa dell’imbarcazione.

Il sale è un agente estremamente aggressivo che può danneggiare in modo molto serio, a volte addirittura irreparabile, cromature e carrozzeria ma anche le parti elettriche del motore. Un danno particolarmente ingente se stiamo parlando di una moto che, per tradizione, ha varie parti cromate e un motore, scoperto, che diventa facile preda dell’aria di mare.

Per notare i danni della salsedine basta una rapida occhiata e il semplice passaggio di un polpastrello sulle cromature o sulla verniciatura. Se notiamo delle piccole increspature, dei punti in cui la vernice è più opaca o dove la cromatura non ha più la sua brillantezza naturale, vuol dire che la salsedine ha già cominciato a fare danni. Se non interveniamo, molto presto, quella piccola increspatura potrebbe diventare ruggine capace di danneggiare in modo molto serio telaio e carrozzeria.

Pensare di lavare tutti i giorni la moto non è sicuramente la soluzione più pratica. Sarebbe una gran perdita di tempo, oltre a un costo non indifferente. Ma, d’altra parte, non c’è altro modo per preservare il nostro mezzo dei danni della salsedine. L’unico sistema è quello più antico del mondo: l’olio di gomito. Oltre a una gran quantità di acqua fredda.

Meglio utilizzare l’acqua fredda rispetto a quella calda, se non addirittura caldissima, che viene utilizzata in molti autolavaggi automatici. Se proprio non si vuole lavare tutti i giorni la moto dopo che la sia usata e se, soprattutto, il nostro mezzo rimane per strada, vittima non solo della salsedine ma anche della pioggia che ormai, è assodato, è un altro agente fortemente inquinante e corrosivo, è opportuno programmare almeno un paio di generosi lavaggi ogni mese. Se si può, con un minimo di attrezzatura, è opportuno usare una lancia ad alta pressione alimentata con sapone neutro e acqua fredda. È più che sufficiente un getto d’acqua costante e continua sulla nostra moto per togliere qualsiasi residuo di sale e salsedine e fare in modo che non si depositi in modo pericoloso sulla struttura del mezzo. Altrettanta cura dovrà essere utilizzata poi nell’asciugare la moto. Meglio farlo a mano, con un panno pulito, evitando che sulla carrozzeria e sul motore rimangano delle tracce di umido se poi esponiamo la moto al sole.

In commercio, tuttavia, esistono numerosi prodotti – alcuni dei quali un po’ costosi per la verità – che arrivano proprio dalla tradizione della marineria e della nautica da diporto. Alcuni di questi principi sono stati applicati anche al mondo delle due ruote con un certo successo: sono spray, cere, solventi naturali che riescono ad attaccare lo strato di salsedine che si deposita sulla nostra moto sciogliendolo e consentendo al primo risciacquo di portarlo via con un semplice getto d’acqua.

Il problema è che nonostante queste attenzioni, dopo pochi giorni, la salsedine torna a fare i soli danni. Di qui la necessità di essere sempre molto costanti e continui nei lavaggi in modo particolare d’inverno quando il freddo rende La carica corrosiva della salsedine ancora più importante.

Chi non vive nelle città di mare non pensi di essere a riparo da questo genere di problema. Il sale esiste anche in montagna e, nella vita invernale di tutti i giorni, nelle grandi città. Da novembre a marzo, infatti, soprattutto nelle città più fredde, tutte le strade sono coperte da cristalli di sale che vengono depositati a quintali per evitare che la pioggia o la brina gelino sul manto stradale creando delle pericolosissime lastre di ghiaccio. I vapori di questo sale industriale gettato sulle nostre strade non genera altro che salsedine che, sollevata dalle ruote degli altri mezzi, si deposita ai bordi delle strade e sulle macchine parcheggiate continuando il suo lavoro di corrosione per settimane, mesi, finché non si interviene.

Anche in questo caso i consigli non cambiano: mare o montagna, paesi o città. Le buone abitudini devono essere sempre le stesse: cura, tempo, acqua e pulizia. In questo modo, lavando accuratamente la nostra due ruote con semplice acqua fredda, una spugna e del sapone neutro saremo sicuramente sicuri di proteggere motore, parti elettriche carrozzeria e cromature della nostra moto da qualsiasi corrosione. La salsedine, purtroppo, quando si accumula diventa estremamente solida e difficile da rimuovere. Occorrono pochi prodotti specifici, meglio se naturali, un po’ di tempo e un po’ di è un bel po’ di fatica.

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