“L’altra forma delle cose”: nell’arte di Emilio Vavarella le due anime della famiglia Zegna - La Stampa

2022-06-25 12:59:30 By : Mr. Jason Zhang

La voce de La Stampa

Gli spazi espositivi di Casa Zegna a Valdilana accolgono la mostra «L’altra forma delle cose» di Emilio Vavarella, artista originario di Monfalcone che vive e lavora negli Stati Uniti. Le opere, ideate proprio per la Fondazione Zegna, sono frutto di un lavoro concettuale molto affascinante che intreccia arte, tessitura, genetica e memoria vegetale. «È stata Ilaria Bonacossa, direttrice artistica di Artissima – spiega Anna Zegna –, che è sempre promotrice di stimolanti connessioni, a farci conoscere Emilio con il quale è nata subito una perfetta alchimia».

Il progetto artistico crea un legame perfetto tra le due anime della famiglia Zegna, nella quale, fin da Ermenegildo Zegna, convivono l’attività legata alla produzione tessile e un particolare legame con il territorio biellese e le sue ricchezze naturalistiche. Vavarella, che nella sua ricerca artistica ama utilizzare linguaggi e materiali diversi, facendo dialogare aspetti umani e tecnologici, è partito dal codice genetico dell’abete rosso, presente nei boschi dell’Oasi Zegna. Attraverso dei software da lui creati, ha tradotto questo codice (AAS47692) in un intreccio di pixel, che ha dato vita a un’elaborazione grafica, poi trasformata in tessuto.

Ne sono nate sei installazioni, realizzate utilizzando tessuti e materiali diversi: il BielMonte, prodotto da lane autoctone delle greggi che pascolano nell’Oasi Zegna; i filati sintetici dell’azienda Bonotto, riciclati al 100% e intrecciati su telaio jacquard gobelin; le tele in lino e lana tessute a mano nel laboratorio di San Patrignano; le lastre di alluminio stampate con tecnica di sublimazione.

«Quando ho visto l’immagine che si generava dal codice – spiega l’artista – mi sono reso conto che al centro campeggiava un disegno che, se posto in verticale, ricordava il tronco di un albero. Ho quindi scelto di installare le riproduzioni del Dna dell’abete rosso in verticale, utilizzano come supporto le strutture metalliche nere che solitamente accolgono i server informatici nei data-center».

Visite fino al 13 novembre, alla domenica dalle 11 alle 17.